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venerdì 7 marzo 2014

Pane al pane

Papà impegnato al banco del Forno di famiglia

La mitica mafalda

Bisogna ammetterlo: il pane siciliano è di una bontà insuperabile. Dura per giorni senza perdere morbidezza, il giallo intenso della mollica e la crosta ambrata, rivestita di "giuggiulena", costituiscono una tentazione alla quale non si può resistere. Se poi parliamo di "pane cunzato" allora siamo all'apoteosi! Con i pomodori, il primosale, le acciughe, l'origano.
Prima di cominciare una giornata di mare preparavamo, con cura maniacale, paninazzi di grosso calibro (solitamente con pomodoro o tonno) che costituivano il nostro pranzo da consumare in spiaggia. Dopo una "bomba" del genere ci si metteva il cuore in pace e si attendevano le classiche 3 ore prima di fare un nuovo bagno.
Ricordo la bottega di Don Pinuzzo, sotto casa di Nonna Giuseppina, spesso frequentata da camionisti e muratori che arrivavano all'ora di pranzo e chiedevano quasi sempre:"Don Pinu', mi facissi 'na mafarda cunzata c'u tonno!".

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