Piru piru ....

Una bella espressione di Zio Amedeo in "trasferta" a Messina

Piru piru ... Questa è un espressione che ho sentito spesso durante le mitiche partite a carte dei miei zii. Era un modo per sbeffeggiare l'avversario, innervosirlo e al tempo stesso ostentare sicurezza. Ne ho viste davvero tante di "battaglie" di scopa e di scopone. Con gli zii seduti al tavolo da gioco e totalmente immersi nella sfida, volti tesi, concentrati, avvolti da una nuvola di fumo, posaceneri traboccanti di mozziconi, tazzine vuote di caffè, foglietto e penna per segnare i punti e pile di monete da 50 Lire per le puntate, . Era davvero uno spettacolo per noi ragazzini: ridevamo per gli sfottò che si scambiavano e sobbalzavamo per i gesti plateali delle "scope", realizzate sbattendo con forza la carta sul tavolo. Ricordo un'altra espressione, pronunciata solitamente dal vincitore o dai vincitiori alla fine di una partita: "U papuri s'u purtà u cinquanta lire!". A questa proprio non potevamo resistere: cominciavamo a ridere come pazzi fino al giorno dopo.

Mia madre mi ha raccontato un aneddoto davvero divertente a proposito di carte. Si trovavano a Licata nella casa vicino all'Arco Corvaia e i 4 fratelli maschi erano impegnati in una partita a carte ad "altissima tensione". Il termine maggiormente utilizzato per imprecare, quando le carte non giravano per il verso giusto, era "M ...hia!". Si resero conto che stavano un po' esagerando e ad un certo punto  decisero di applicare una multa di 50 lire a giocatore per ogni volta che avessero esclamato "M...chia!". La partita proseguì ed i giocatori osservarono la regola della "parola proibita" cercando di soffocare il proprio disappunto nelle situazioni meno favorevoli.
Al termine della serata il più contrariato sembrava Zio Amedeo. Prese il suo cappotto, mise i guanti, salutò e uscì per tornare a casa sua. Quando chiuse il portone di casa dietro di sè e si sentì al sicuro da possibili sanzioni, sfogò tutta la sua rabbia per la sconfitta urlando a squarciagola:
"M...hia!"
"M...hia!"
"M...hia!"